6,5 milioni di auto dei modelli Corolla, Yaris, Camry, Rav 4, Highlander e Auris della casa giapponese Toyota, immatricolati tra agosto 2005 e agosto 2006 e gennaio 2009 e dicembre 2010, sono stati ritirati dal mercato per un difetto agli alzacristalli elettrici.
La cifra di auto richiamate nelle concessionarie corrisponde a circa i due terzi della produzione annuale della Toyota che deve tornare a fare i conti con un difetto che già in precedenza aveva generato altre tre campagne di ritiro. La pietra dello scandalo torna ad essere l’interruttore che comanda il movimento dei finestrini, costruito dalla Takai Rika, fornitore di lunga data dell’azienda nipponica.
Il difetto presentato dalle vetture appartenenti ai modelli e agli anni su citati riguarda la scarsa lubrificazione del dispositivo, problema inverso a quello di qualche anno fa e forse da esso derivato, quando l’accusa era di un eccesso di lubrificazione che parimenti aveva costretto Toyota a ritirare le auto dal mercato. Identica la conseguenza, ossia il surriscaldamento dell’interruttore rischia di causare un incendio a bordo del veicolo. Finora sono stati registrati già undici casi di anomalie, sette relativi al mercato nordamericano, due a quello europeo e due negli Stati Uniti nessuno fortunatamente sfociato in un incendio. Proprio negli Stati Uniti è avvenuto l’episodio più grave con un automobilista che si è ustionato le dita poichè non si era reso conto del surriscaldamento del comando.
Le vetture richiamate in Europa sono 1,2 milioni, 2,7 milioni in Nord America e 600mila in Giappone. Una volta portata in concessionaria verrà esaminato il pannello di controllo e il lubrificante nuovamente applicato. L’operazione, interamente a carico della Tokai Rika per un costo totale di 121 milioni di euro, richiederà all’incirca 45 minuti. Se il pannello continuerà a funzionare male verrà sostituito l’intero circuito interno, che richiederà altri 45 minuti di lavoro.