Camera e Senato si trovano contemporaneamente a discutere due questioni inerenti la sicurezza stradale. Ieri pomeriggio alla Camera è iniziata la discussione sulla mini-riforma del Codice della strada che si protrarrà ancora oggi e domani, mentre a Palazzo Madama l’argomento in esame da oggi sarà l’omicidio stradale.
Il progetto di legge 423 verrà indagato con all’ordine del giorno una decina di iniziative parlamentari e una molteplicità di tempi tra cui la sicurezza strutturale delle sedi stradali e delle opere viarie, la mobilità urbana sulle bici, l’esportazione di auto usate, il limite di velocità degli autotreni e il rilevamento via telelaser del pagamento della Rc auto. Da segnalare, tra le iniziative depositate, l’introduzione dell’obbligo di “installazione di un allarme anti-abbandono sull’autovettura, così che possa venire segnalata la presenza di uno o più bambini dimenticati involontariamente sul seggiolino all’interno della macchina”.
Molto più atteso l’esito della discussione in Senato sull’omicidio stradale: 5 i testi di legge unificati dalla Commissione giustizia nei quali è contenuto l’aumento delle pene per chi causa un incidente mortale guidando sotto l’effetto di droga o alcol o contravvenendo ad altre regole. Sono infatti previste pene da 8 a 12 anni per chi uccide guidando sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, da 7 a 10 per chi è in stato di ebbrezza alcolica. Se il conducente “doppia” i limiti di velocità, pur essendo sobrio, provocando un sinistro mortale la pena applicata è la stessa che se fosse sotto effetto di alcol. Nel caso di omicidio stradale plurimo la pena può arrivare ad anni 18 di reclusione. Aumentate le pene detentive anche per le “semplici” lesioni personali stradali e nautiche, visto che le sanzioni per i crimini commessi su strada valgono anche su acqua.