La strada che ha portato all’introduzione del reato di omicidio stradale è stata lunga e tortuosa ma grazie alla nostra tenacia e soprattutto a quella dei familiari e delle vittime della strada oggi è possibile dare una risposta al problema dell’incidentalità stradale e alla conseguente perdita di vite umane.

Wooden puppets in prison

Ora esiste uno strumento normativo per cui chi ucciderà mettendosi alla guida sotto l’effetto di droga o alcol sarà condannato e sconterà la giusta pena in carcere. Il reato di omicidio stradale diventa così anche un valido deterrente contro i comportamenti a rischio e sarà nostro compito sensibilizzare con ancora maggior forza l’opinione pubblica con campagne di comunicazione sociale oltre che vigilare affinché il nuovo reato trovi la corretta applicazione.

Queste le dichiarazioni del nostro Presidente Giacinto Picozza all’indomani dell’approvazione del nuovo reato: “Quattro anni di faticose lotte per veder approvata una legge che finalmente assicuri il colpevole di un omicidio stradale dietro le sbarre non hanno mai fiaccato le nostre speranze. Con caparbietà abbiamo sostenuto fino all’ultimo la sete di Giustizia delle tante famiglie che si sono viste strappare un proprio caro dall’imprudenza altrui. ‘Sete di Giustizia’ e non di vendetta. Chi sbaglia per negligenza propria, perché ha alzato il gomito oltre il limite e si è messo al volante, perché è salito alla guida sotto l’effetto di stupefacenti, perché ha azzardato una manovra rischiosa senza minimamente rendersi conto delle conseguenze, da oggi vedrà aprirsi le porte del carcere. Resta solo un dubbio legato all’applicazione della pena: se i giudici continueranno ad indicare il minimo, con la concessione delle attenuanti il colpevole potrebbe non scontare nemmeno un giorno in cella. Dunque, il passaggio successivo all’introduzione del nuovo reato di omicidio stradale deve avvenire nei tribunali. Basta Sangue Sulle Strade Onlus – associazione familiari e vittime della strada continuerà a tenere alta l’attenzione sull’argomento con campagne di comunicazione sociale, affinché tutti siano informati del fatto che da oggi non si scherza più, che da oggi chi uccide al volante avrà una punizione certa. Nessuna vendetta. Solo Giustizia”.