Il tema dei bambini lasciati in auto a causa di un “black out mentale” da parte di un genitore torna prepotentemente sulla scena del dibattito pubblico in seguito ai recenti e drammatici avvenimenti di cronaca. Al fine di evitare tali tragedie, l’evoluzione tecnologica corre in aiuto con diversi dispositivi: da allarmi legati alla pressione esercitata dal bambino sul seggiolino e sul sedile come “Remmy” o “Gabriel”, oppure alla pressione esercitata dall’adulto sul sedile anteriore come “Salva-Bebè”. Molteplici anche le app in commerci o come “Child Reminder Alert” di Google Waze, che ricorda al conducente di controllare l’interno dell’auto una volta arrivati a destinazione o “Kars4Kids” che si attiva appena viene spento il motore nonchè “Infant Reminder”, allarme compatibile anche per tablet. Altri sistemi prevedono un allarme nel caso in cui la cintura del seggiolino non venga slacciata, come nel caso di “Embrace Evenflo DLX” con Sensor Safe. Le possibilità per evitare altri terribili casi di bimbi lasciati in auto esistono e tutti abbiamo l’obbligo di farc aiutare dalla tecnologia.