L’annuale rapporto dell’Aci sulle strade più pericolose d’Italia ha fornito delle conferme e alcune variazioni. La prima conferma è che 7 incidenti su 10 si verificano su strade urbane anche se, purtroppo, la variazione più significativa riguarda i decessi sulle strade extraurbane, cresciuti del 7,4%. Leggero incremento anche per i sinistri avvenuti in autostrada (+0,4%). Nel rapporto emerge che le arterie più pericolose sono risultate le seguenti: il tratto urbano di Roma della A24 ha ottenuto il triste primato con un sinistro ogni 17,1 km. A seguire il Raccordo di Marghera (11,3/km) e poi il Raccordo di Reggio Calabria (10,5/km). Tra le strade extraurbane in cima alla classifica della pericolosità compare la Statale 36 del Lago di Como (7,6/km). Per i motociclisti, invece, le strade più pericolose si sono rivelate la SS1 Aurelia nel tratto ligure (1,1/km), la SS 249 Gardesana Orientale, nel veronese (0,7/km), e la SS 145 Sorrentina, in Campania (0,6/km). Nel complesso gli incidenti, rispetto al 2016, sono calati dell’1% mentre i decessi hanno avuto un’impennata del 7,4%. Dati preoccupanti anche alla luce dell’obiettivo europeo di dimezzare le vittime della strada entro il 2020.
I preoccupanti dati 2017 dell’Aci su vittime e incidentalità stradale
associazione.vittime.strada2018-12-18T16:58:45+02:0018-Dicembre-2018|In Evidenza, Incidenti, News|0 Comments