L’Istat ha pubblicato gli annuali dati relativi all’incidentalità stradale. Il periodo di riferimento è l’anno 2021, che, come era prevedibile, fotografa una situazione peggiore dell’anno 2020, i cui risultati erano falsati dalle misure ristrettive emanate per la pandemia. I numeri quindi tornano a salire ma si attestano sotto la soglia registrata nel 2019.

Nel 2021 sono 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente; -9,4% rispetto al 2019), con una media di 8 morti al giorno; 204.728 i feriti (+28,6% rispetto al 2020; -15,2% rispetto al 2019) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4% rispetto al 2020; -11,8% rispetto al 2019).

L’anno 2021 trascina con sé, nei primi mesi dell’anno, i buoni effetti, a livello di sicurezza stradale, delle misure per contenere la pandemia: rispetto al 2020 gli incidenti e gli infortunati diminuiscono nei mesi di gennaio e febbraio e aumentano in misura consistente nel periodo marzo-giugno, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno.

Tra le prime cause di incidentalità stradali si confermano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata.

Aumentano in tutte le categorie di utenti della strada le vittime, ad eccezione degli occupanti degli autocarri che diminuiscono anche rispetto al 2019. Le persone decedute su mezzi pesanti sono state 169 (+44,4% e +23,4% rispetto a 2020 e 2019), 695 tra i motociclisti (+18,6%; -0,4%), 471 tra i pedoni (+15,2%; -11,8%), 1.192 tra gli occupanti di autovetture (+17,1%; -15,5), 67 tra i ciclomotoristi (+13,6%; -23,9%). Per biciclette e monopattini elettrici si registrano 229 vittime (+30,1% rispetto al 2020 e –9,5% rispetto al 2019).

A preoccupare l’aumento elevato degli incidenti stradali che vedono coinvolti i monopattini che passano da 564 del 2020 a 2.101, di fatto quadruplicando; stesso triste andamento per i feriti, che da 518 raggiungono i 1.980, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 9, più un pedone deceduto.