Dalla Procura della Repubblica di Pordenone arriva una direttiva che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini della sicurezza stradale. La Procura ha stabilito che “l’autista coinvolto in un grave incidente stradale dovrà prontamente collaborare con gli organi di polizia esibendo cellulari, tablet e ogni altro dispositivo reperibile nell’abitacolo, per consentire nell’immediatezza, di verificare eventuali interferenze con la condotta di guida”. La direttiva sarà valida in tutto il Friuli Venezia Giulia in quanto arrivata su input della Procura Generale di Trieste. “Per chi si rifiuta o nasconderà il telefonino, scatterà la perquisizione personale con il sequestro dell’apparato” che verrà controllato in loco e la persona fermata potrà avvalersi dell’assistenza di un legale. Se dovessero risultare “presenti messaggi o chat aperte e coincidenti con il momento del sinistro si procederà al sequestro” altrimenti il dispositivo sarà restituito al legittimo proprietario. Una svolta a livello regionale ma che può trasformarsi in un trampolino per una legge nazionale in virtù dei tanti sinistri causati dall’utilizzo del cellulare alla guida.