Lo scorso 6 ottobre, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, si è tenuto presso Palazzo Madama a Roma un convegno dal titolo “Una rivoluzione tecnologica per la manutenzione delle strade”.

viadotto himera

«La cura del territorio e del patrimonio di opere pubbliche già costruite o da completare – ha sottolineato il Ministro – ha per noi una grande rilevanza. Pari, se non superiore, rispetto alle opere da costruire. Purtroppo dobbiamo recuperare, anche in questo campo, anni di oblìo, che oggi si manifestano palesemente come nel caso drammatico del viadotto Himera. In questo senso va il nuovo contratto di servizio stipulato con Anas. Nel frattempo dobbiamo recuperare anche in qualità, facendo riferimento a tutte le più moderne tecniche esistenti per garantire che le opere riqualificate abbiano un valore aggiunto e soprattutto resistano nel tempo».

Il viadotto Himera, reso inagibile da una frana con conseguente blocco dell’autostrada Palermo-Catania, rappresenta senza dubbio un caso emblema riguardo la manutenzione stradale in Italia e proprio da qui Anas ha deciso di ripartire, stendendo un nuovo piano quinquennale 2015-2019, in cui grande attenzione viene posta al potenziamento e alla riqualificazione dell’intero tratto della A19.

Sono previste nuove pavimentazioni e barriere, il risanamento di tutti i viadotti e nuove dotazioni tecnologiche per le gallerie e per l’intero tracciato per un investimento complessivo di 842 milioni di euro, con una spesa annua dieci volte superiore rispetto al precedente piano 2007-2014, nel quale erano stati investiti 131 milioni di euro. I lavori si preannunciano alquanto complessi in quanto la Palermo-Catania conta ben 219 opere, tra ponti e viadotti, per uno sviluppo complessivo di circa 59 km, pari al 31% dell’intero tracciato. 40 milioni saranno destinati  per implementare sistemi ad alto contenuto innovativo per la gestione del traffico veicolare e per l’informazione agli utenti. Tra questi, il monitoraggio del traffico attraverso la videosorveglianza con telecamere, il controllo della velocità media ed istantanea attraverso il sistema “Vergilius”, l’installazione di “Pannelli a Messaggio variabile” sia in itinere sia presso gli svincoli con la viabilità ordinaria.  Anche le condizioni meteorologiche saranno monitorate grazie a centraline appositamente configurate per la gestione della sicurezza stradale e per l’informazione all’utenza; il monitoraggio da remoto dello stato delle opere d’arte e dell’assetto idrogeologico; infine, si punterà sulla diffusione della connessione a banda larga (attraverso la fibra ottica e il Wi-Fi) per la trasmissione delle informazioni d’esercizio e di traffico all’utenza con maggiore velocità e precisione.

La tecnologia dunque si fonde con la manutenzione stradale per un suo rafforzamento in termini di sicurezza per gli utenti.