Non sono confortanti i dati che arrivano da Polizia di Stato e Carabinieri sul numero di decessi di motociclisti coinvolti in incidenti stradali nell’anno appena trascorso.
“Nel 2015, infatti – si legge nella nota – i centauri deceduti in incidente sono stati 471, ben 81 in più dell´anno precedente, con un aumento percentuale di quasi il 21%. Dopo la battuta d’arresto registrata dall’Istat nel corso del 2014 nella riduzione del numero delle vittime sulle strade – con appena 20 deceduti in meno rispetto al 2013 – l´incidentalità rilevata nel 2015 da Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri ha evidenziato una preoccupante inversione di tendenza, con un aumento degli incidenti mortali del 2,5% (40 incidenti in più del 2014, da 1.587 a 1.627) e, soprattutto, delle vittime del 1,3% (22 deceduti più, da 1.730 a 1.752)”.
Il maggior numero di vittime è stato registrato tra luglio e settembre, con 66 morti in più (13,5%) rispetto al 2014. Inoltre, la fascia oraria più colpita è quella tra le 22,00 e le 06,00 del mattino, con 443 incidenti mortali, 62 in più del 2014 che hanno causato 483 vittime, un aumento di 56 vittime in più.
Notizie poco confortanti anche sul fronte “pedoni”. Rispetto al 2014 si è registrato un aumento dei decessi del 3,6%, ossia 204 vittime contro le 197 dell’anno precedente, mentre, al contrario, le vittime tra i ciclisti sono scese del 12%, ossia 87 morti nel 2015 contro i 99 del 2014.
Anche se la strada verso la diffusione di una più consapevole cultura della sicurezza stradale è ancora lunga, molto è stato fatto in questi anni e un segnale positivo derivante dalle buone pratiche messe in campo per sensibilizzare i giovani proviene proprio dal dato che indica il numero delle vittime al di sotto dei 30 anni di età, che diminuisce del 6% con 442 giovani contro 470 del 2014 , quindi 28 morti in meno.