Gli incassi derivanti dalle multe stradali nei primi sei mesi del 2016 sono pari a 476 milioni di euro, ossia il 12,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il dato non comprende Roma, in quanto per un problema di contabilizzazione la Capitale non ha registrato gli incassi da multe nel 2016 nel Siope, il Sistema Informativo delle operazioni degli enti pubblici, che dipende dal Ministero dell’Economia e monitora incassi e pagamenti di tutti gli enti pubblici.
Minor numero di multe è stato registrato nelle regioni del Nord-Ovest: Valle D’Aosta, Lombardia, Piemonte e Liguria, da gennaio a giugno, hanno incassato 188,8 milioni di euro, ossia il 23,2% in meno rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. Mezzogiorno e Isole fanno registrare riduzioni un po’ meno eclatanti, mentre al Centro la situazione resta press’a poco invariata.
È difficile dire cosa ci sia dietro questo calo, se una maggior disciplina da parte degli automobilisti o invece una reticenza ai pagamenti. Questo perché il rapporto tra incassi e sanzioni comminate appare ovunque variabile. E poi c’è l’incognita del tempo, ossia sono diverse le tempistiche entro le quali le multe vengono pagate. A tutto ciò si aggiunge la questione Equitalia: finché la riforma della riscossione locale non sarà definita, non vi sarà nemmeno l’uscita della società dal campo dei tributi locali e i Comuni potrebbero veder ridurre ulteriormente gli introiti, fatto dovuto ad un allungamento dei tempi per il recupero.
A fronte di ciò è interessante leggere un ulteriore dato: le contravvenzioni riportate dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri.
Da gennaio a luglio 2016 (con dato finale rilevato il 20 luglio) si registra una crescita complessiva del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2015, che tradotto in numeri è pari a 66mila infrazioni rilevate e 200mila punti patente decurtati sia tra gli automobilisti che tra i motociclisti (+10,2%).
La principale infrazione riscontrata è stato il mancato uso del casco (+31,3%) passata da 9mila a 12mila casi. Segue la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti con un aumento del 26,8% dei casi, l’uso dello smartphone alla guida, con un 25,9% pari a 31mila infrazioni, il mancato uso delle cinture di sicurezza (+12,0%) e la guida in stato di ebbrezza con un +4,4%.
Un discorso a parte meritano le multe per eccesso di velocità che, aumentate del 9,6%, rappresentano il bacino dal quale proviene il maggior numero di contravvenzioni in confronto al totale, ossia 500mila sulle oltre 1, milioni rilevate.