É ancora aperto il dibattito sull’omicidio stradale, a poco meno di quindici giorni da quello che dovrebbe essere l’ok definitivo alla Camera.
Questa volta ad unirsi al coro dei “prudenti” è il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, che ha chiesto al Parlamento di un’attenta riflessione in merito alla necessità di evitare eccessi di sanzione penale. Il rischio, secondo Legnini, sarebbe quello di considerare l’omicidio stradale alla stregua di quello doloso.
Nella giornata in cui il Consiglio dei Ministri ha depenalizzato il reato di guida senza patente, riducendolo ad un illecito amministrativo, il viceministro Riccardo Nencini ha chiesto di non applicare a chi ha avuto la patente revocata per omicidio stradale la depenalizzazione prevista per la guida senza licenza.