La prima giornata di discussione a Palazzo Madama sul Ddl “Omicidio stradale” si è conclusa con la proposta di alcuni emendamenti. Nella giornata di oggi è previsto il voto finale in prima lettura e pur potendo sottolineare una convergenza trasversale sullo spirito della norma sono state rivelate alcune discordanze che potrebbero produrre modifiche.

Il primo ostacolo da oltrepassare è la separazione di ciò che la legge vorrebbe unificare ossia la parità di trattamento sanzionatorio per gli incidenti su strada e su acqua. Il congiungimento dei due ambiti sotto un’unico testo viene messo in discussione per il fatto che è in iter la revisione del codice nautico, considerata sede naturale per la disciplina della navigazione.

Passeranno al vaglio anche la possibile convivenza tra l’aggravante della fuga post-incidente, art. 589 del Codice penale e l’omissione di soccorso, oggetto di materia per l’art. 189 del Codice della Strada.

Potrebbe essere cancellata dagli emendamenti anche l’aggravante da semaforo rosso che ora si vuole applicata anche su chi è sobrio, oltre alla diminuzione della pena in tutti i casi in cui l’evento, morte o lesioni, “non sia esclusiva conseguenza dell’azione o dell’omissione del colpevole”. Il testo attuale vorrebbe la diminuzione solo a chi non risulta sotto l’effetto di droga o alcol.