Dal 13 gennaio, ossia da quando in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il nuovo decreto firmato dal Ministro dei Trasporti Del Rio a seguito del recepimento di una direttiva europea, sarà obbligatorio per i neopatentati e per i cittadini che devono rinnovare la patente di guida, sottoporsi ad un nuovo esame per stabilire se si soffre di Osas, ossia apnee ostruttive del sonno. L’eventuale risultato positivo sarà riportato sulla licenza di guida.

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Il 4-5% della popolazione italiane soffre di apnee, con una maggior incidenza tra i camionisti proprio a causa degi stili di vita legati al duro lavoro sulla strada. Il fatto di mangiare male, condurre una vita sedentaria e quindi essere il più delle volte sovrappeso se non obesi, è causa di un sonno disturbato da lunghe assenze di respiro che possono protrarsi a volte anche per un minuto. Chi soffre di questi disturbi, spiega Pierluigi Innocenti, Presidente dell’Associazione per i disturbi del sonno Assirem, si sveglia di notte a corto di fiato e si riaddormenta immediatamente. La patologia espone chi ne soffre anche al richio infarto e ad altri problemi cardiocircolatori. La conseguenza diretta è invece il classico colpo di sonno durante il giorno, ossia proprio quando la maggior parte delle persone è alla guida.

Un dato interessante ci viene fornito da Paolo Uggè, Presidente Fai Conftrasporto e vicepresidente Confcommercio, che sottolinea come la Commissione tecnica europea stimi intorno al 20% gli incidenti stradali che avvengono a causa di un colpo di sonno. La parola d’ordine allora diventa “prevenzione” ma sembrerebbe che nei testi diffusi sussistano delle difformità dovute forse ad un difetto di traduzione. Iin virtù di ciò Uggè si pone degli interrogativi: “Chi sosterrà il costo dell’accertamento medico che richiede l’applicazione, per una notte, di un apparecchio da applicare al viso? Dove avverrà l’esame? Potrà essere fatto a casa, sul Tir o in ospedale? Nel caso fosse accertata l’esistenza dell?osas, che determinerà il rinnovo della patente solo per un anno, cosa avverrà poi? Il servizio pubblico è pronto a gestire l’elevato numero di richieste se i medici decideranno di richiedere la verifica?”.

Dovrà essere il Ministero competente a chiarire i dubbi sullo svolgimento del nuovo esame che potrebbe rivelarsi fondamentale per una maggiore sicurezza stradale.