Un obiettivo ambizioso quello che si pone l’Unione Europea per il 2030 e per il quale abbiamo tutti l’obbligo di impegnarci affinché possa essere realizzabile anche prima: ridurre del 50% la mortalità dovuta all’incidentalità sulle strade europee.
Al fine di ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali ed in relazione agli obiettivi ed agli indirizzi della Commissione europea, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha definito nello scorso mese di marzo il Piano nazionale per la sicurezza stradale, che interverrà su più fronti: infrastrutture, utenti e veicoli.
Gli obiettivi del MIMS, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili si concentrano sulle seguenti priorità:
- aumentare la sicurezza stradale intervenendo su diversi fattori di incidentalità;
- migliorare le infrastrutture e i veicoli, anche attraverso l’uso dell’innovazione tecnologica;
- diffondere una maggiore consapevolezza tra tutti gli utenti della strada, a partire dai fattori di rischio e la necessità di adottare comportamenti prudenti;
- aumentare i controlli delle forze di polizia anche per prevenire condotte scorrette.
L’AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada Onlus già da tempo è impegnata su più fronti per ridurre l’incidentalità stradale, non solo attraverso percorsi di educazione e prevenzione, ma anche tramite segnalazioni e diffide agli enti gestori della strada, responsabili degli obblighi di manutenzione. A tal proposito, il progetto #stradesicure, che prevede una mappatura delle criticità stradali effettuata dagli imputati/condannati ai lavori di pubblica utilità ai fini della messa alla prova e quale pena sostitutiva in carico all’Associazione, si arricchisce di un nuovo tassello che riguarda la segnalazione dei guard-rail killer e che partirà dal mese di settembre.