Questa mattina, presso la Sala Stampa dell’Ufficio relazioni Esterne e Cerimoniale del Dipartimento della Polizia di Stato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’avvio dei servizi di contrasto della guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
L’inizio dei servizi mirati avverrà da oggi, venerdì 29 maggio, e andrà avanti per i prossimi tre mesi con cadenza settimanale.
Il personale della Polizia Stradale, coadiuvato da medici e sanitari delle Questure, avrà a disposizione strumenti precursori e relativi kit diagnostici per il controllo preliminare della presenza di stupefacenti, che consentiranno di esaminare circa 1800 conducenti. Il materiale è stato donato dalla Fondazione ANIA per la sicurezza stradale.
Nel corso del 2014, fa sapere il Dipartimento della Polizia di Stato, sono stati controllati 1.599.723 conducenti con etilometri e precursori, dei quali 26.947 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 1.927 denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nel primo quadrimestre del 2015 sono stati controllati 496.953 conducenti, dei quali 8.295 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 552 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.
L’occasione ha dato modo inoltre di diffondere anche i dati Istat del fenomeno infortunistico in Italia nel 2013. Sono diminuiti gli incidenti stradali, con una consistente riduzione del numero delle vittime che ha permesso di risparmiare 368 vite umane, quasi il 10% in meno rispetto al 2012, con risultati particolarmente rilevanti per alcune categorie di utenti vulnerabili, come i ciclisti (-14,0%) e i motociclisti (-14,5%).
Sulle nostre strade si sono registrati 181.227 sinistri con lesioni a persone (-3,7% rispetto al 2012), che hanno causato 3.385 morti (-9,8%) e 257.421 feriti (-3,5%): in media, ogni giorno 9 persone muoiono in incidente stradale e 705 restano ferite. Sul dato complessivo pesa il tragico incidente avvenuto nel luglio 2013 sull’A16 che ha coinvolto un bus turistico e nel quale sono morte 40 persone.
Con 56,2 morti per incidente ogni milione di abitanti l’Italia supera la media europea (51,4). La UE ha imposto la riduzione del 50% delle vittime entro il 2020 rispetto ai valori 2010 e verso questo obiettivo il nostro Paese si posiziona nella media dei 28 Stati membri (-17,7% nel triennio 2013/2010). Nel decennio 2001-2010 l’Italia aveva ottenuto un -42% di deceduti per incidente stradale.
Tra i conducenti le fasce di età più a rischio sono quelle dei giovani, in particolare tra 20 e 24 anni (219 vittime), e quella degli adulti tra 40 e 44 anni (215 vittime). Tra i pedoni diminuiscono le vittime del 4,7%, ma aumentano i feriti dell’1,6%; le fasce che fanno registrare maggiori incrementi di decessi per investimento sono tra gli 80-84enni e tra i 90-94enni, ma vittime in aumento anche tra giovani (15-29 anni) e bambini (0-4 anni).
In ambito extraurbano la distrazione si conferma la prima causa di incidente (20,4%), seguita dalla velocità troppo elevata (17,5%) e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%). In città, invece, è l’inosservanza di semafori e regole di precedenza a causare il maggior numero di sinistri (19,1%), seguita dalla distrazione (15,6%) e dalla velocità elevata (9,5%)
Durante la conferenza stampa è stato proiettato un filmato che testimonia il prezioso lavoro che gli uomini e le donne della Polizia Stradale portano avanti ogni giorno per contrastare il fenomeno della guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti e che è possibile visionare a questo link: Controlli Notturni_HD OK.mp4.