L’Anas e il Senseable City Lab Consortium del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston hanno stretto un accordo di collaborazione al fine di ottimizzare e ampliare il monitoraggio su ponti e viadotti in Italia attraverso dei sensori mobili. I dati raccolti provengono da sensori presenti in dispositivi in movimento come smartphone e altri apparecchi tecnologici nonchè inseriti nelle centraline delle auto più recenti. Successivamente le informazioni verranno analizzate dall’Anas in modo tale da poter mettere in campo le attività di prevenzione e di manutenzione per quelle opere che presentano le maggiori criticità. Nella prima fase sperimentale i sensori mobili raccoglieranno dati sul Grande Raccordo Anulare di Roma, arteria capace di raggiungere punte di 168mila veicoli al giorno e l’autostrada Roma-Fiumicino che vede il passaggio giornaliero di oltre 100mila veicoli. “Vogliamo sfruttare – ha spiegato il professor Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab Consortium – le potenzialità delle nuove tecnologie digitali, in modo da raccogliere dati più precisi sulle condizioni delle nostre infrastrutture stradali, aumentando l’attività di monitoraggio e sicurezza dei ponti”.