Dagli Stati Uniti è in arrivo un dispositivo che aiuterà le forze dell’ordine a comprendere se il guidatore coinvolto in un sinistro stradale stesse o meno usando il cellulare.
La nuova tecnologia in questione si chiama “Textalyzer” ed è stata concepita dalla “Cellebrite”, la società israeliana che avrebbe aiutato l’FBI a sbloccare l’IPhone 5c dell’attentatore di San Bernardino.
Dietro al nuovo dispositivo c’è una proposta di legge che prevede che i guidatori coinvolti in incidenti debbano fornire i propri telefoni alle forze dell’ordine affinché vengano analizzati per capire se prima dell’incidente il guidatore si trovava al telefono, leggeva o inviava messaggi. Se il risultato è positivo si rischia la sospensione e poi il ritiro della patente o del permesso di guida. Naturalmente, per aggirare i limiti del Quarto emendamento riguardanti la privacy, “Textalyzer” non dovrà tener conto di conversazioni, contatti, numeri di telefono, foto e dati delle applicazioni ma limitarsi a rivelare solo se il conducente era impegnato in una delle suddette attività. Si renderanno sicuramenete necessarie ulteriori analisi che possano confermare i rilevamenti precedenti e determinare se l’utilizzo è avvenuto con auricolari e vivavoce.