Michel Roccati, trent’anni, dottore commercialista di Montaldo Torinese. Il 20 luglio 2017, dopo una caduta con la sua motocicletta, è rimasto paralizzato alle gambe. Michel, da più di un anno, quando vuole, si mette in piedi e cammina. Il 7 febbraio 2021 è stato pubblicato da Nature Medicine l’articolo scientifico che illustra il suo percorso, l’impianto, l’attrezzatura che utilizza e Michel è diventato l’uomo del giorno: servizi televisivi e interviste in tutte le più importanti testate internazionali. Subito dopo l’incidente che gli ha spezzato la schiena in più punti, con una lesione midollare in zona T5/T6, Michel ha cominciato a studiare la fisiologia del cervello e del sistema nervoso, si è informato sulle ricerche in corso, ha seguito dei convegni e, ad uno di questi, ha ascoltato un breve cenno del progetto che si stava sviluppando a Losanna. Ha quindi contattato direttamente il centro di ricerca e si è proposto per la sperimentazione. È stato scelto per la sua età, perché il tipo di lesione del suo midollo spinale era compatibile con la tecnologia utilizzata e anche per le sue condizioni di forma fisica generale visto che Michel non ha mai smesso di mantenersi in forma, per quello che gli permetteva la sua condizione, con esercizi e palestra.
Michel Roccati con il dott. Nicolò Macellari (EPFL) e la Dott.ssa Lorena Sangiorgi (R4R) all’EICMA
Già lo scorso novembre aveva fatto un’apparizione pubblica allo stand della Federazione Motociclistica Italiana all’EICMA di Milano, la fiera del ciclo e del motociclo, invitato dalla Riders4Riders Onlus, l’associazione di motociclisti che promuove iniziative a favore dei centauri rimasti invalidi in incidenti sportivi e stradali e che sostiene le ricerche in loro favore. Infatti, non a caso, R4R ha donato i fondi raccolti anche per finanziare il progetto di ricerca di cui ha beneficiato Michel.
IL PROGETTO DI RICERCA
L’articolo pubblicato da Nature Medicine riporta quanto svolto tra il 2020 e la prima metà del 2021 dall’equipe di ricercatori: progettazione del sistema, impianto chirurgico con successiva messa a punto e risultati della riabilitazione dei tre partecipanti, paraplegici a seguito di trauma del midollo spinale. È stato utilizzato un sistema di Elettrostimolazione Epidurale (EES) applicato interessando le radici nervose dorsali dei segmenti lombosacrali relative al movimento dei muscoli delle gambe e del tronco.
Nel 2020 hanno partecipato al progetto tre pazienti con paralisi completa delle gambe per lesioni spinali nel tratto toracico (da T4 a T7). Oltre a Michel Roccati (P3) anche un 32enne costretto sulla sedia a rotelle da nove anni per un incidente in moto (P1) ed un 41enne incidentato in bicicletta un anno prima (P2). È stata loro impiantata una piastra con un numero di elettrodi disposti per corrispondere precisamente non solo alle radici nervose dei muscoli delle gambe ma anche anche a quelle del tronco, permettendo loro così di poter stare dritti in piedi praticamente senza appoggi e per lungo tempo, di migliorare la qualità e la durata della camminata nonché di poter fare ulteriori attività come nuotare, pedalare su una bicicletta assistita, pagaiare, alzare più in alto le braccia e svolgere esercizi per il miglioramento del tono muscolare (squat, leg press).
I notevoli passi avanti sono stati resi possibili anche dall’evoluzione del software che, cercando di imitare il funzionamento del nostro cervello nella sequenza temporale, l’intensità e la frequenza degli impulsi, utilizza anche l’intelligenza artificiale per sviluppare gli algoritmi di elettrostimolazione.
In un solo giorno dall’intervento, dopo una prima messa a punto personalizzata degli impulsi e delle sequenze, i partecipanti, travolti dall’emozione, sono riusciti ad alzarsi, camminare fino anche a 300 passi in modo indipendente, nuotare, pedalare e controllare i movimenti del tronco.
Durante la camminata era però necessario sostenere il peso corporeo con delle imbragature ed è stato necessario un intenso programma di riabilitazione di 6 mesi con sedute fino a 2 ore per 4/5 volte a settimana. Con il rinforzo muscolare e la maggior dimestichezza con l’uso del sistema, i miglioramenti sono stati prodigiosi e Michel Roccati ha ottenuto i risultati di maggior rilievo. Dopo 4 mesi riusciva già a sostenere il suo peso ed alla fine del periodo camminava più velocemente e più a lungo dei compagni. Il grande impegno lo ha portato a poter stare in piedi senza aiuti per oltre 2 ore, a salire e scendere le scale con le stampelle, a camminare fino a 5-600 metri, sempre con l’appoggio di uno speciale deambulatore dotato di pulsanti per gestire gli impulsi di movimento.
Intanto Michel continua, con grande impegno e soddisfazione a migliorare: “per la primavera voglio arrivare a camminare per un chilometro di fila passando magari dal deambulatore alle stampelle. Non riesco a descrivere la sensazione che provo potermi alzare dalla scrivania e salutare in piedi i miei clienti o poter andare a camminare quando ne ho voglia. Lo stimolatore mi sta creando quasi una condizione di benefica dipendenza, appena posso lo accendo e vado!”.