Destino avverso quello di Brunella Corti deceduta, nei giorni scorsi, in seguito ad un incidente d’auto lungo la statale 42 all’altezza di Gianico, tra Darfo e Pian Camuno, nel bergamasco. La 70enne di Sovere stava tornando dall’ospedale dopo aver recuperato il figlio Stefano Coppa, la nuora (Lucia Cannizzaro) e le due nipotine di 4 e 7 anni, tutti coinvolti proprio poche ore prima in un altro incidente, fortunatamente senza riportare gravi ferite. Sulla strada del ritorno è avvenuto il tragico schianto frontale: una Volkswagen Golf che viaggiava in direzione opposta ha preso in pieno l’utilitaria (una Nissan Micra) sulla quale viaggiava la famiglia bergamasca e per Brunella non c’è stato nulla da fare in quanto è morta sul colpo. Coinvolta nel sinistro anche una terza auto, una Ford Fiesta. Ferite in modo gravissimo le due nipotine, in particolar modo la più grande Veronica, ricoverata in prognosi riservata, nel reparto terapia intensiva, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (dove si trova anche la nuora della vittima che ha riportato solo delle contusioni). Nello scontro violentissimo hanno riportato delle ferite anche l’anziano marito della donna, Mario Coppa (diverse costole fratturate), il figlio con gravi ferite a un piede e l’altra nipotina Arianna con fratture a un braccio e un femore; sono tutti ricoverati presso il nosocomio Civile di Brescia. Ad occuparsi di tutto è l’altro figlio della vittima, Gianluigi Coppa, maresciallo dei carabinieri a Peschiera del Garda. Sarà lui l’unico dei familiari a poter seguire il feretro della madre nel corso del rito funebre che si terrà presso la chiesa parrocchiale di Sovere l’8 marzo alle ore 10.30. L’Associazione Familiari e Vittime della Strada basta sangue sulle strade Onlus esprime la sua vicinanza nei confronti della famiglia.