L’84% degli italiani considera i sedili posteriori più sicuri in caso di scontro in auto. In realtà è vero il contrario: un passeggero seduto dietro che non indossa le cinture di sicurezza rischia ferite almeno due volte più gravi di quelle del conducente, che invece può avvertire l’impatto e dunque il pericolo in maniera diversa. Ad avere la peggio, qualora non sia debitamente assicurato, è il passeggero che si trova sul sedile posteriore centrale, che può divenire un vero e proprio proiettile ed essere scaraventato fuori dell’abitacolo. Per fare un esempio, ad una velocità di 80 km/h, una persona di 65 kg può essere proiettata in avanti con una forza di 30 mila Newton, ossia centinaia di volte in più rispetto a quanto le braccia potrebbero sopportare.
L’uso della cintura di sicurezza è sempre fondamentale. Erroneamente si è portati a pensare che sia utile solo quando si viaggia a velocità elevate, invece il suo ruolo di salvavita viene svolto maggiormente durante un impatto tra i 40 e i 50 km/h. Non indossarla equivale incorrere in un rischio dieci volte maggiore rispetto a chi la indossa. Le possibilità di sopravvivere per chi indossa la cintura durante un impatto sotto i 30 e sopra i 60 km/h aumentano di 4 volte. Dimezzato il rischio per chi si assicura al sedile e resta coinvolto in un impatto sotto i 20 e sopra i 100 km/h.